GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 – ORO DELL’ITALIA DELLA SPADA FEMMINILE – TRIONFO PER LE DUE CATANESI – LE REAZIONI DEI VERTICI SICILIANI DELLA FIS

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PARIGI – Catania sul tetto del mondo con il successo ai Giochi Olimpici di Parigi delle tue etnee Alberta Santuccio e Rossella Fiamingo. La quarta giornata di gare ha regalato all’Italia la 50^ Medaglia d’Oro della storia a Cinque Cerchi, firmata dalle splendide ragazze della spada femminile.

L’Italia del Commissario tecnico Dario Chiadò ha scritto la storia con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria, protagoniste di un’impresa autentica davanti agli 8mila del Grand Palais, contro la Francia padrona di casa.

Il team azzurro in finale ha trionfato alla priorità sulle transalpine con l’ultima stoccata di Alberta Santuccio che ha portato l’oro all’Italia con il punteggio di 30-29.

Sebastiano Manzoni, consigliere nazionale della Fis: “Le ragazze hanno dimostrato di essere le più forti al mondo. Ero presente insieme ai vertici federali al Grand Palais e devo ammettere che in quella bolgia non era facile riuscire a mettere a fuoco l’obiettivo, le atlete hanno dimostrato freddezza e capacità. Alberta è stata stratosferica, l’ho vista maturata, forte, decisa e con una voglia immensa, siamo felici perché ancora una volta la scherma siciliana regala qualcosa di molto importante all’Italia”.

Arturo Torregrossa, presidente siciliano della Fis: “Sono felice perché grazie al successo di Alberta e Rossella la tradizione siciliana della spada continua. Ringrazio le due atlete a nome del Comitato siciliano perché sono riuscite a portare la medaglia più importante in Sicilia. Rossella chiude un tris di medaglie in carriera, Alberta ha preso in mano la Nazionale, è cresciuta benissimo, è una vera leader. Le abbiamo viste crescere, tutti ci davano per sconfitti ma le regine della spada non hanno deluso. Inoltre, va detto che abbiamo unito l’Italia, in squadra c’erano due friulane e due siciliane, questo successo evidenzia il fatto che lo sport unisce e non divide”.

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