Caltagirone – Una giornata di festa. Perché lo sport prima di tutto è gioia. È vita.
Nel weekend appena trascorso l’Accademia “Agesilao Greco” di Caltagirone del presidente Massimo Porta, in sinergia con il Cr Sicilia della Fis presieduto da Arturo Torregrossa e grazie alla disponibilità dell’amministrazione calatina, nella persona dell’assessore allo sport Luca Giarmanà, ha organizzato presso il Palazzetto dello Sport di via delle Industrie, il Trofeo Promozionale 2023 per gli under 10 (acciaio e plastica) e la Prova regionale paralimpica per atleti non vedenti e in carrozzina.
Sulle pedane si sono alternati atleti provenienti da tutta la Sicilia, che si sono sfidati nelle diverse categorie: esordienti con spada o fioretto di metallo, esordienti con fioretto di plastica, atleti in carrozzina, atleti non vedenti. Si è tirato per le singole categorie e poi, grazie alla sensibilità degli organizzatori si sono organizzati assalti tra atleti olimpici e paralimpici (non vedenti e in carrozzina). Il risultato è stato straordinario, tutti gli atleti partecipanti hanno vissuto la gioia della prima volta. Sugli spalti un tifo caloroso ha fatto da cornice ad un momento intenso ed emozionante di grande sport. Un momento di inclusione, nel quale sono state eliminate tutte le barriere. Felici i volti di Andrea, Vittoria e Matteo ma anche degli istruttori, dei maestri, dei genitori e degli organizzatori. «È stata una giornata ricca di emozioni – ha commentato il presidente della FIS Sicilia Arturo Torregrossa – tutti i partecipanti hanno gioito, si sono divertiti e questo è quello che conta di più. A trionfare è stato lo sport, a vincere sono stati tutti coloro che hanno preso parte a questo evento». Durante la giornata la piccola Vittoria ha potuto allenarsi con l’azzurra Marcella Librizzi, potendo imparare dalla leggenda che le ha spiegato le regole della pedana. A conclusione della giornata, i genitori di Adamo Bono – atleta paralimpico palermitano morto qualche settimana fa a 39 anni – hanno offerto una targa ricordo proprio alla piccola Vittoria, atleta paralimpica con la stessa malattia di Adamo.
